Oggi parleremo di un argomento molto interessante, cioè della comunicazione efficace con i nostri figli.
Ma prima è importante porci alcune domande:
Comunichiamo bene con i nostri figli?
Perché è importante avere una buona comunicazione?
Cosa vuole dire comunicare efficacemente?
Cosa possiamo fare per stabilire una buona comunicazione con i figli?
Abbiamo scelto questo tema perché nel rapporto quotidiano con i figli, i conflitti e gli scontri di opinioni sono all’ordine del giorno. Imparare a comunicare in modo efficace con il nostro bambino è fondamentale per ottenere un equilibrio in famiglia.
Immagina di non avere obiettivi da seguire, aspettando che le cose ti arrivino per inerzia o casualità. Vivere così è come viaggiare senza una destinazione, senza una mappa, sperando di arrivare un giorno da qualche parte senza neppure sapere dove.
Durante la giornata compiamo molte azioni; ci alziamo, facciamo colazione, andiamo al lavoro, incontriamo amici. Ma qual è la ragione esatta per cui svolgiamo questi compiti e non altri? Hai mai riflettuto se queste azioni che stai compiendo siano le migliori per utilizzare al massimo il tuo tempo? La realtà è che la maggior parte delle persone non si fa queste domande e vive facendo azioni casuali e ripetitive, prendendo decisioni nel momento in cui sorge un problema, senza alcuna pianificazione e senza rendersi conto che stanno perdendo qualcosa di essenziale, qualcosa che non si può recuperare. Stanno perdendo tempo.
Vivere senza un sogno e senza obiettivi chiari è come navigare senza meta. A tale proposito, la motivazione ha un ruolo importante e ha molto a che fare con la nostra capacità di fissare e raggiungere obiettivi, di affrontare e vincere sfide.
I nostri obiettivi personali dovrebbero essere:
Realizzabili: se si fissassero obiettivi irraggiungibili, vivremmo sentimenti di frustrazione e di fallimento.
Misurabili: trovare un modo per misurare gli obiettivi per sapere se stiamo progredendo correttamente. Misurare i progressi è un ottimo incentivo per andare avanti.
Avere un Limite di Tempo: gli obiettivi devono avere chiari limiti di tempo per il loro raggiungimento, altrimenti saranno lasciati in sospeso ogni volta che si presenterà qualcosa di più urgente.
Scritti: perché ci aiutano a ricordare meglio.
Flessibili: devono adattarsi ai cambiamenti, soprattutto quando definiamo obiettivi a lungo termine.
Avere un obiettivo significa prendere la ferma decisione di raggiungerlo, implica dare un senso alla propria giornata e alla propria vita. Quando sappiamo dove stiamo andando, possiamo stabilire le priorità per svolgere prima i compiti che sono in linea con i nostri obiettivi personali e quindi sappiamo di essere sulla giusta strada.
Tu hai degli obiettivi personali? Cosa fai per raggiungerli? Che cosa significano per te?
L’autoconoscenza è un concetto molto usato nella psicologia e nell’ambito dello sviluppo personale in riferimento alla capacità di una persona di riconoscersi come un individuo e di distinguersi dagli altri. In questo senso, l’autoconoscenza aiuta la costruzione di un’identità personale.
La parola è composta dal prefisso auto, che significa “da sé”, e dal sostantivo conoscenza, che è la capacità di apprendere per mezzo della ragione e dell’esperienza.
Ti sei mai chiesto chi sei? Che idea hai di te stesso? Che pensieri hai? Che emozioni provi?
Tutti crediamo che nessuno ci conosce meglio di noi stessi, ma questo non sempre è così, raramente ci fermiamo a riflettere su chi siamo. Se non abbiamo svolto un lavoro personale su noi stessi, potrebbe essere difficile parlare di quali sono i nostri punti di forza, le nostre debolezze, le nostre paure, il nostro talento, i nostri valori, i nostri obiettivi, ecc. Conoscersi è fondamentale per il nostro benessere psicologico ed emotivo.
Chi siamo è conseguenza di tutto quello che abbiamo vissuto e che stiamo vivendo, delle persone che passano attraverso la nostra vita, dei nostri valori, dei nostri pensieri ed emozioni. In definitiva delle nostre esperienze, sia positive che negative.
Conoscersi permette di sapere quello che vogliamo, sia nella vita quotidiana che nei grandi progetti. Permette di gestire meglio le nostre emozioni, anche nelle situazioni più difficili. Inoltre, l’autoconoscenza è strettamente legata all’intelligenza emotiva, poiché saper interpretare le nostre emozioni è legato all’autoregolazione e al miglioramento della salute mentale.
Conoscere sé stessi è anche molto importante per lo sviluppo personale. Questo ci aiuta a porci degli obiettivi e dei percorsi realistici. È alla base della nostra autostima, che a sua volta è fondamentale nel rapporto con noi stessi e con gli altri.
Conoscerci, sapere chi siamo, richiede tempo, e non sempre è piacevole. Talvolta possiamo scoprire in noi aspetti che ci imbarazzano o addirittura ci spaventano; idee che sembrano essere incoerenti e contraddittorie, ma che fanno anche parte di noi. Quando non accettiamo quelle parti di noi stessi che consideriamo negative, ci stiamo negando anche l’opportunità di migliorarle; e quindi di crescere a livello personale.
L’autoconoscenza è uno dei fondamenti dello sviluppo personale ed è basilare per poter regolare le nostre emozioni, relazionarci con gli altri e lavorare per raggiungere i nostri obiettivi.
L’autoconoscenza, influenza le nostre prestazioni, condiziona le nostre aspettative e la nostra motivazione; ci facilita l’accettazione di nostri aspetti che non ci piacciono e modificarli e per andare avanti e raggiungere i nostri obiettivi.
Noi essere umani passiamo la maggior parte dei giorni a pensare. Siamo costantemente alla ricerca di regolarità nel nostro ambiente, nel tentativo di scoprire come massimizzare il piacere e ridurre al minimo il dolore. Conduciamo la maggior parte delle nostre esistenze in questo modo, persi nei pensieri, pensando alla vita più che sperimentandola.
Cerchiamo dei modi per ottenere il soddisfacimento dei nostri bisogni fisici e psicologici. Noi siamo gli animali pensanti. È così questa è la nostra difficile situazione. Poiché il pensiero è stato tanto importante per la nostra sopravvivenza, l’evoluzione ha fatto sì che pensiamo pressoché in continuazione. Quando i nostri pensieri riguardano il futuro, molto spesso contengono idee riguardo a ciò che potrebbe andare male. Questo innesca il nostro sistema di lotta o fuga facendoci sentire ansiosi.
Se fate attenzione alle costanti del vostro pensare, probabilmente scoprirete che spesso state pianificando, per poter fare poi delle scelte che aumentino al massimo le vostre esperienze piacevoli e riducano al minimo quelle spiacevoli. Indubbiamente spesso ciò è sensato: se minaccia di piovere, ha senso prendere l’ombrello; se prevediamo di passare la notte fuori, ha senso prendere lo spazzolino da denti.
Ma la mente possiede una vita propria e questa propensione a pianificare può facilmente diventare controproducente. A volte ci fa perdere di vista la ricchezza di questo momento. Noi pensiamo al futuro a prescindere da quale sia la nostra situazione presente.
Il numero di pensieri anche solo leggermente negativi che affiorano in un giorno è straordinario, pure nei giorni buoni.
Allenatevi facendo questo esercizio: chiudete gli occhi per un minuto e fermate i vostri pensieri. Vedete se potete impedire che si formino delle parole dentro la vostra testa.
Che cosa è successo? La maggior parte delle persone scopre di non poter smettere di pensare per più di qualche secondo. Ora annotate qualcuno dei pensieri che vi sono venuti in mente.
Se esaminate il contenuto dei vostri pensieri, potete notare che molti di essi riguardano il passato o il futuro e comprendono desideri di aumentare il piacere e ridurre il dolore.
Bibliografia:Siegel R. D. (2012). Qui e ora. Strategie quotidiane di mindfulness. Trento, Erikson.