Evitare i confronti tra fratelli è un principio fondamentale nell’educazione e nella crescita sana dei figli. Purtroppo, i genitori sin da quando i figli sono piccoli, li paragonano tra loro o ad altri bambini.
I voti scolastici, le abilità sociali o sportive sono alcuni dei campi di confronto e questo non è il modo migliore per motivarli, anzi.
Ogni figlio è unico, ha le sue caratteristiche, abilità e qualità. Confrontarlo con altri durante la formazione della sua identità personale può limitare lo sviluppo di una buona autostima. Inoltre, se i bambini con cui vengono paragonati sono i fratelli, la competitività che si crea può essere un problema.
Ciò accade direttamente quando i genitori pronunciano frasi del tipo: “Tuo fratello è più intelligente di te” o “Vediamo se ti comporti bene come tuo fratello”. In altre occasioni, il bambino viene a conoscenza indirettamente di questi confronti perché ascolta una conversazione che non è indirizzata a lui.
PERCHÉ I GENITORI FANNO PARAGONI?
Ogni genitore vuole il meglio per i propri figli e spesso crede che il confronto sia la strada giusta per stimolarli, così indica un fratello che possiede delle abilità specifiche come modello da imitare.
Pertanto, senza considerare le caratteristiche e le abilità specifiche del figlio oggetto del paragone, molti genitori cercano di renderlo uguale al figlio secondo loro più dotato.
A volte, questi confronti tra fratelli sono il riflesso dell’identificazione del padre o della madre con uno di loro. Si riconoscono maggiormente in uno dei figli e per questo lo considerano migliore dell’altro.

No ai paragoni tra i figli
ALCUNI CONSIGLI:
- È importante capire che ogni figlio è unico e prezioso così com’è. I confronti non sono mai utili come risorsa formativa.
- È necessario conoscere bene il bambino, identificare le sue qualità migliori e fargli sapere perché è importante averle. È bene che il bambino capisca che i genitori apprezzano tutti i suoi aspetti positivi e che lo aiuteranno a superare quelli negativi.
- Di fronte ad un comportamento positivo, il padre o la madre devono utilizzare rinforzi positivi. Il bambino deve capire che quel comportamento è positivo per lui, indipendentemente che lo possegga il fratello o altri bambini.
- L’essenziale è che i figli sentano che i genitori li accettano così come sono, anche se ci sono aspetti da migliorare.
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