IMPARARE A LASCIAR ANDARE

Lasciar andare è un processo naturale della vita. Tuttavia è complesso ed è uno di quelli che ci causa più sofferenza. 
Quante cose hai dovuto lasciar andare nella tua vita? Sono molte le situazioni in cui possiamo trovarci di dover lasciar andare qualcosa:

Finire una relazione.
Perdere una persona cara.
Cambiare le abitudini.
Cambiare lavoro.
Lasciare il nostro luogo di residenza.

Spesso ci aggrappiamo a persone, cose o situazioni per paura di perderle, per non sentire dolore o tristezza nel momento del distacco. Abbiamo paura di cambiare, di far entrare il nuovo, per paura di lasciare andare il vecchio. Infatti, spesso abbiamo difficoltà a staccarci da ricordi, persone, situazioni che hanno significato molto per noi oppure ci hanno fatto del male. O in alternativa, ci hanno fatto passare dei bei momenti, ma non fanno più parte della nostra vita.  

Per iniziare a rilasciare andare bisogna comprendere e accettare che le cose non sono andate come volevamo e, una volta fatto ciò, siamo pronti a lasciare andare ciò che ci legava al passato.

Lasciar andare, non è legato esclusivamente al dolore, alla perdita o alla sofferenza, anzi può rappresentare un’opportunità di apprendimento e di crescita personale. 

La vita, in sostanza, è un continuo fluire dove nulla rimane statico, tutti facciamo parte di continui cambiamenti.

Perché non lasciamo andare? Tra i principali motivi per cui ci aggrappiamo, troviamo:

  • La paura del cambiamento e dell’ignoto, che pensiamo possa essere molto negativo o difficile da gestire.
  • Un sentimento di forte attaccamento, esagerato e negativo, che trasciniamo dalla nostra infanzia e vissuti da quando eravamo piccoli.
  • Una bassa autostima che ci blocca, anche di fronte al negativo.

Per lasciar andare il passato, bisogna imparare a vivere il presente, il qui e l’ora, fissando la tua attenzione su tutto quello che fai in ogni momento.

Per lasciar andare qualsiasi situazione, persona o cosa, è importante scoprire quali vantaggi secondari otteniamo rimanendo in quella posizione e quali credenze e pensieri sbagliati abbiamo a riguardo. Una volta che li abbiamo scoperti, possiamo fare i cambiamenti necessari.

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COME MIGLIORARE LA NOSTRA QUALITÀ DI VITA E LA NOSTRA SALUTE ATTRAVERSO LE BUONE ABITUDINI

Le abitudini sono modelli ripetitivi che definiscono il nostro stile di vita. Con loro creiamo percorsi neurali specifici che rendono più facile ripeterli automaticamente. Le nostre abitudini le abbiamo imparate consapevolmente o inconsciamente attraverso la cultura, le credenze, l’apprendimento, i modelli familiari.

Per creare nuove abitudini sane sono importanti la disciplina e la costanza. Per acquisire una nuova abitudine bisogna ripetere un determinato modello per almeno ventun giorni, durante i quali si creano le connessioni neurali necessarie.

Prima di creare una nuova abitudine bisogna chiedersi: In cosa mi aiuterà? Come mi farà sentire? Qual è il mio obiettivo? È importante creare un elenco di priorità e iniziare poco a poco con una nuova abitudine sana.

È necessario focalizzare l’attenzione e l’energia necessaria sulla nuova abitudine da incorporare, invece di cercare di incorporare molte abitudini in una volta e poi sentirsi sopraffatti senza riuscire a raggiungere il cambiamento previsto. Bisogna anche evitare di auto-sabotare questo processo.

Organizzare e pianificare l’acquisizione della nuova abitudine è essenziale per il successo.

BENESSERE PSICO-FISICO

Adottando nuove abitudini sane potremo migliorare la nostra salute, la nostra qualità di vita e prevenire diverse malattie. Queste sono alcune abitudini sane da incorporare:

  • Adottare un’alimentazione integrale basata su molte verdure. Il segreto è consumare la fibra che si trova negli alimenti integrali come: legumi, cereali, noci, semi.
  • Fare ogni giorno esercizio fisico, impegnando dai 30 ai 60 minuti. Il semplice fatto di muoverci, camminare o fare qualsiasi tipo di attività, migliora la qualità della vita. In fondo si tratta solo di mezz’ora al giorno.
  • Eliminare le abitudini nocive come l’abuso di alcol ed il fumo.
  • Promuovere i rapporti sociali. Circondarsi di persone che ci potenzino, che ci sostengano e ci aiutino a crescere.
  • Ridurre lo stress. Connettersi con il nostro respiro, con il presente. Contemplare i nostri pensieri senza fonderci con loro, perché niente ci appartiene, tutto è temporaneo.
  • Fare un riposo riparatore. È importante adottare un’igiene del sonno: spegnere il cellulare o il computer due ore prima di dormire, interrompere l’esercizio fisico un’ora prima di andare a letto, non bere caffè, tè o alcol dopo cena, non mangiare abbondantemente e utilizzare il letto solo per riposare.
  • Coltivare abitudini positive che coinvolgano l’attività mentale come la lettura, l’ascolto della musica, gli esercizi cognitivi, ecc.
  • Dedicare del tempo a noi stessi per fare ciò che ci piace.

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